L'esaltazione della Croce

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🌿 Il sogno e il ritrovamento della Santa Croce

Nel IV secolo, quando l’impero romano era ormai segnato dalla conversione di Costantino e il cristianesimo poteva finalmente professarsi liberamente, la madre dell’imperatore, Sant’Elena, compì un pellegrinaggio in Terra Santa. Donna anziana ma animata da una fede ardente, desiderava vedere i luoghi della Passione e della Risurrezione del Signore. Tra tutti, il suo cuore anelava a scoprire il segno più grande della vittoria di Cristo: la Croce sulla quale Egli aveva donato la vita per la salvezza del mondo.

Il Combattimento Spirituale

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Il Combattimento Spirituale

 

Gesù, Maria, fratelli e sorelle nel Signore, pace e ogni bene a voi.

Oggi riflettiamo su un argomento notevolmente importante per la nostra vita spirituale. Il combattimento che ingaggia l'anima quando si mette a pregare per il colloquio con Dio. Su questo tema la tradizione cristiana è vastissima: dai testi biblici ai grandi classici della spiritualità, come Il combattimento spirituale di Lorenzo Scúpoli. 

Festa dell’Assunzione di Maria – Un segno di speranza per il nostro cammino

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Maria Assunta in cielo, icona luminosa di speranza
Solennità • 15 agosto

Festa dell’Assunzione di Maria – Un segno di speranza per il nostro cammino

Pubblicato su preghiereonline • Lettura ~6 minuti Assunzione Maria Rosario
Anteprima: Nel cuore dell’estate, la Chiesa ci invita ad alzare lo sguardo: Maria, Assunta in cielo in corpo e anima, è segno di speranza e consolazione. La sua fede incrollabile, il suo “sì” in ogni circostanza, ci ricordano che la vita non è un cammino senza meta, ma un pellegrinaggio verso la casa del Padre. Guardando a Lei, riscopriamo la fiducia, la preghiera semplice e potente del Rosario, e la certezza che, come una madre, Maria “non ci molla un'attimo”.

Festa dell’Assunzione di Maria – Un segno di speranza per il nostro cammino

Il 15 agosto, mentre l’estate raggiunge il suo culmine e l’Italia si ferma per il Ferragosto, la Chiesa ci invita a guardare più in alto, a fissare lo sguardo su Maria, assunta in cielo in corpo e anima. Questa non è soltanto una ricorrenza religiosa, ma un dogma di fede proclamato da papa Pio XII nel 1950, frutto di una convinzione secolare del popolo cristiano: «Non poteva conoscere la corruzione del sepolcro colei che ha generato il Signore della vita».

Dal Ferragosto pagano alla festa cristiana

Nei secoli antichi, il mese di agosto era costellato di feste pagane: riti per la dea Diana, protettrice della maternità, celebrazioni della fertilità della terra, banchetti e gare. Con l’arrivo del cristianesimo, queste feste furono trasformate e trasfigurate: la festa di Diana lasciò il posto alla celebrazione di Maria, madre di Dio, regina del cielo e della terra. Così, nel cuore dell’estate, il riposo e la gioia si sono riempiti di un significato nuovo: non solo celebrare i doni della terra, ma alzare gli occhi verso la pienezza del Cielo.

Maria, la grande credente

Il Vangelo (Lc 1,39-56) ci mostra Maria nella Visitazione: l’incontro con Elisabetta è un’esplosione di gioia, e dal cuore di Maria sgorga il Magnificat. Lei vede con gli occhi della fede le grandi opere di Dio, pur conoscendo bene il peso dell’ingiustizia e della violenza nel mondo. Maria ha creduto senza riserve, ha detto “sì” anche quando la via era oscura, quando la sequela del Figlio comportava dolore e incomprensione. Questa fede incrollabile l’ha condotta fino alla gloria del Cielo: Maria è la donna che si è lasciata assumere nella volontà di Dio e ora è assunta nella sua gloria.

Un segno di consolazione e di sicura speranza

La Chiesa ci ricorda che Maria, glorificata accanto a Dio, è per noi “segno di consolazione e di sicura speranza”. Guardando a Lei, comprendiamo che la nostra vita non è un vagabondare senza senso, ma un pellegrinaggio verso la casa del Padre. In un’epoca segnata da guerre, paure e incertezze, Maria è la “stella” che ci indica la rotta sicura: Gesù Cristo, Alfa e Omega della storia, che non è scritta dai potenti, ma dagli umili che Dio innalza.

Maria, madre e avvocata nostra

Come una madre accompagna i suoi figli in ogni passo, così Maria non ci abbandona mai. Potremmo arrivare a Dio anche senza di Lei, ma – come disse Dante – sarebbe come “volar sanz’ali”. Maria non è il fine della nostra fede, ma la via più sicura per giungere a Cristo. Lei intercede con forza presso Dio, e come a Cana ci ripete: «Fate quello che Lui vi dirà».

La preghiera semplice e potente

Tra i tanti modi di rimanere uniti a Maria, la Chiesa ci dona il Rosario: una preghiera semplice, eppure capace di spostare montagne e sciogliere nodi che sembrano impossibili. Recitarlo non è una devozione infantile, ma un atto di fiducia profonda: è guardare la vita di Gesù attraverso gli occhi puri di Maria. E quanta consolazione ci viene dal sapere che la Madonna non ci lascia mai, nemmeno nell’ora della prova o della morte.

Per la nostra vita oggi

  • Per le famiglie: Maria ci insegna a fidarci di Dio anche nei momenti di incertezza, a mettere al centro la fede e la speranza.
  • Per i giovani: ci invita a non accontentarci di mete terrene, ma a puntare alla pienezza che solo Dio può dare.
  • Per chi soffre: è la mano tesa che ci indica che la meta non è la croce, ma la risurrezione.

Preghiera a Maria Assunta

Maria, Madre nostra,
tu che sei entrata nella gioia eterna con tutto te stessa,
guidaci sulle strade della vita.
Nei momenti di calma e nelle tempeste, tienici stretti a te.
Fa’ che il nostro cuore, come il tuo,
sappia dire sempre “sì” al progetto di Dio.
Sii per noi segno di speranza,
sostegno nella fatica e consolazione nelle prove.
Accompagnaci, o Madre,
finché anche noi possiamo entrare nella casa del Padre.
Amen.

Quanti e quali sono i doni dello Spirito Santo?

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Quanti e quali sono i doni dello Spirito Santo?

Nel cuore della vita cristiana batte una verità profonda e trasformante: Dio non ci lascia mai soli. Al contrario, ci accompagna e ci sostiene con la forza del suo Spirito. Gesù stesso lo ha promesso: «Io pregherò il Padre ed Egli vi darà un altro Consolatore perché rimanga con voi per sempre: lo Spirito di verità» (Gv 14,16-17).

Tra i tanti modi in cui lo Spirito Santo agisce nella nostra vita, i sette doni dello Spirito Santo occupano un posto speciale. Essi non sono semplici qualità morali, né virtù conquistate con il nostro sforzo: sono grazie divine, semi soprannaturali che Dio infonde nell'anima per renderla docile alla Sua volontà.

«Non pensare molto, ma amare molto»: L’essenza del cammino spirituale secondo Santa Teresa d’Avila

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«Non pensare molto, ma amare molto»: L’essenza del cammino spirituale secondo Santa Teresa d’Avila

«Il nodo della questione non sta nel pensare molto, ma nell’amare molto; pertanto, fate ciò che può incitarvi maggiormente ad amare. [...] Questi sono i segni dell’amore»
(Santa Teresa d’Avila, Il Castello Interiore, Quarta Mansione)

Nel cuore del suo itinerario mistico, Santa Teresa d’Avila ci offre una verità semplice ma rivoluzionaria: la crescita spirituale non dipende dalla quantità dei nostri pensieri su Dio, ma dalla qualità del nostro amore per Lui. Nella Quarta Dimora del Castello Interiore, ella ci invita a superare l’illusione che la vita spirituale consista in tecniche o consolazioni, per abbracciare invece una vita fatta di concretezza, determinazione e servizio.

Non è l’intensità delle emozioni o la profondità delle meditazioni a definire un vero cammino di fede, ma la volontà ferma di piacere a Dio, evitando il peccato, pregando per il bene della Chiesa e l’onore di Cristo. Questo tipo di amore si traduce in azioni, in scelte quotidiane, nella fedeltà nei piccoli gesti e nella perseveranza nella preghiera.

È una via accessibile a tutti: anche chi si sente spiritualmente “povero”, può amare con tutto sé stesso, con la volontà, con la coerenza e con l’offerta sincera della propria vita.

In un mondo che ci spinge al fare e al calcolo, Teresa ci riporta al cuore della fede: non fare di più, ma amare di più. E questo è già il primo passo verso l’unione con Dio.


Preghiera per amare di più

Signore, insegnami ad amare.
Non con le parole, ma con la vita.
Non con le emozioni, ma con la fedeltà.
Fa’ che ogni gesto, ogni scelta, ogni silenzio
sia un atto d’amore verso di Te.
Rendimi libero da ogni ricerca di consolazione,
per cercare solo la Tua volontà.
Amen.

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