La Grande Promessa

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La grande Promessa

 

Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore. Gv 14,27.

 

Queste sono le parole di Gesù ai suoi discepoli. E chi sono i suoi discepoli? Siamo tutti noi, credenti in Cristo. Sono parole confortanti eppure ciascuno di noi ha fatto l’esperienza del turbamento almeno un milione di volte per le circostanze più disparate. E non solo… chiunque cerchi di vivere in conformità alla propria Fede prima o poi si imbatte in una domanda angosciante: mi salverò o mi dannerò?

Turbamento su turbamento. Perché non riusciamo a non avere timore? Forse la nostra vita, così povera e fragile non sarà mai esente dal timore, ma Gesù, nostro Signore ci è sempre di ausilio.

Uno dei modi che Egli ha previsto per venire in aiuto dei suoi discepoli è la “grande promessa del sacro cuore di Gesù”, meglio conosciuta come i primi 9 venerdì del mese.

Si tratta di una rivelazione privata, fatta a santa Margherita Maria Alacoque, di straordinaria importanza che ci assicura la Grazia della morte in Grazia di Dio. Su questa assicurazione occorre fare due precisazioni:

  • Che cosa è la rivelazione privata?
    • Il Catechismo della Chiesa Cattolica al n.67 spiega :

“Lungo i secoli ci sono state delle rivelazioni chiamate ‘private’, alcune delle quali sono state riconosciute dall'autorità della Chiesa... Il loro ruolo non è quello... di ‘completare’ la Rivelazione definitiva di Cristo, ma di aiutare a viverla più pienamente in una determinata epoca storica”. 

  • Durante il processo di beatificazione e poi quello di santificazione di Margherita Maria Alacoque, la Grande Promessa fu sottoposta ad un rigoroso esame dei più grandi teologi del tempo e il loro giudizio fu così favorevole che il Papa Benedetto XV volle riportare testualmente le parole nella Bolla Apostolica con cui Margherita Maria veniva dichiarata santa: ”Gesù Nostro Signore si degnò poi anche di rivolgere alla sua fedele sposa queste testuali parole: IO TI PROMETTO, NELL’ECCESSO DELLA MISERICORDIA DEL MIO CUORE, CHE IL MIO AMORE ONNIPOTENTE CONCEDERA LA GRAZIA DELLA PENITENZA FINALE A TUTTI COLORO CHE SI COMUNICHERANNO IL PRIMO VENERDì DEL MESE, PER NOVE MESI DI SEGUITO. ESSI NON MORRANNO NELLA MIA DISCRAZIA, Né SENZA AVERE RICEVUTO I SANTI SACRAMENTI, E IN QUEGLI ULTIMI MOMENTI IL MIO CUORE DARà LORO UN SICURO ASILO”. 

S. Margherita Maria Alacoque.

Margherita Maria Alacoque, suora francese, entrò il 20 giugno 1671 nel convento delle Visitandine di Paray-le-Monial (Saone-et-Loire), visse con grande semplicità e misticismo la sua esperienza di religiosa e morì il 17 ottobre 1690 ad appena 43 anni.

 

QUANTE E QUALI FURONO LE VISIONI MISTICHE DI S. MARGHERITA?

  • L'autobiografia parla di tre rivelazioni:

    * la prima risale al dicembre 1673  (A. nn. 53-54);
    * la seconda datata nel 1674  (A. nn. 55-57);
    * la terza, che passa sotto il nome di grande rivelazione, ed è certamente la più importante delle tre, è avvenuta nel 1675 in un giorno dell'ottava del Corpus Domini  (A. nn.92-93).

Questa è la raccolta delle promesse fatte da Gesù a santa Margherita Maria, in favore dei devoti del Sacro Cuore:

1) Io darò loro tutte le grazie necessarie al loro stato.

2) Io metterò la pace nelle loro famiglie.

3) Io li consolerò in tutte le loro afflizioni.

4) Io sarò il loro sicuro rifugio in vita e specialmente in morte.

5) Io spanderò le più abbondanti benedizioni sopra tutte le loro imprese.

6) I peccatori troveranno nel mio Cuore la fonte e l'oceano infinito della misericordia.

7) Le anime tiepide diverranno fervorose.

8) Le anime fervorose s'innalzeranno rapidamente a una grande perfezione.

9) Io benedirò le case ove l'immagine del mio sacro Cuore sarà esposta e onorata.

10) Io darò ai sacerdoti il dono di commuovere i cuori più induriti.

11) Le persone che propagheranno questa devozione avranno il loro nome scritto nel mio Cuore e non ne sarà mai cancellato.

 

Consacrazione al Sacro Cuore di Gesù

(di Santa Margherita Maria Alacoque)

 

Io (nome e cognome),  dono e consacro al Cuore adorabile di nostro Signore Gesù Cristo

 la mia persona e la mia vita, (la mia famiglia/il mio matrimonio), le mie azioni, pene e sofferenze, 

per non voler più servirmi d'alcuna parte del mio essere,  che per onorarlo, amarlo e glorificarlo.

E' questa la mia volontà irrevocabile: 

essere tutto suo e fare ogni cosa per suo amore, rinunciando di cuore a tutto ciò che potrebbe dispiacergli.

Ti scelgo, o Sacro Cuore, come unico oggetto del mio amore, 

come custode della mia via, pegno della mia salvezza, 

rimedio della mia fragilità e incostanza,

 riparatore di tutte le colpe della mia vita e rifugio sicuro nell'ora della mia morte. 

Sii, o Cuore di bontà, la mia giustificazione presso Dio, tuo Padre, 

e allontana da me la sua giusta indignazione. 

O Cuore amoroso, pongo tutta la mia fiducia in te, 

perché temo tutto dalla mia malizia e debolezza, 

ma spero tutto dalla tua bontà.
Consuma, dunque, in me quanto può dispiacerti o resisterti; 

il tuo puro amore s'imprima profondamente nel mio cuore, 

in modo che non ti possa più scordare o essere da te separato. 

Ti chiedo, per la tua bontà, che il mio nome sia scritto in te,

poiché voglio concretizzare tutta la mia felicità e la mia gloria nel vivere e morire come tuo servo.

Amen.

 

 

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