La discepola prediletta del Sacro Cuore di Gesù

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La discepola prediletta del

Sacro Cuore di Gesù

 

 

 

La devozione al Sacro Cuore di Gesù ha avuto diversi diffusori e sostenitori ma fra tutte le anime predilette da questo messaggio  S. Margherita Maria Alacoque fu la discepola più amata. Margherita nacque a Lautecour il 22 luglio 1647, parrocchia di Verosvres, diocesi di Autun. A 24 anni nel giugno del 1671 entrò tra le suore Visitandine di Paray-le-Monial e vi rimase per tutta la vita.

Era un’anima che fu favorità da Dio di Grazie mistiche. Particolare importanza assunsero le rivelazioni riguardanti il culto pubblico del Sacro Cuore di Gesù.

Il giorno del 27 dicembre 1673 mentre era in adorazione davanti al SS. Sacramento, Gesù le manifestò "le meraviglie del suo amore" per gli uomini e "i segreti inesplicabili del suo Cuore".

In seguito vide Gesù "su un trono di fiamme, raggiante come un sole, colla piaga adorabile, circondato da spine", sormontato da una croce e le fu manifestato che la devozione al Sacro Cuore sarebbe stata "lo sforzo estremo dell'Amore Divino che voleva favorire gli uomini", e le furono richiesti atti di riparazione, in particolare la Comunione nei primi venerdì di ogni mese. Nel giugno del 1676, durante l'ottava del Corpus Domini, il Signore le chiese che nel 1° venerdì dopo l'ottava del Corpus Domini fosse istituita una speciale festa al Sacro Cuore in ammenda onorevole alle offese degli uomini e promise speciali Grazie di santità ai sostenitori della devozione. La festa del Sacro Cuore fu celebrata per la prima volta nel monastero di Paray-le-Monial nel 1686. Margherita morì il 17/10/1690 in fama di grande santità.

Fu beatificata da Pio IX il 18/9/1864 e canonizzata da Benedetto XV il 13/5/1920. Le visioni del Sacro Cuore che furono donate a Santa Margherita furono circa 80, noi qui ne riferiamo alcune: la prima (27/12/1673): Gesù fece vedere a Margherita il suo Cuore sfavillante di luce, trasparente come cristallo, immerso nelle fiamme come una fornace ardente. Margherita lo contemplava, poi Gesù ruppe il silenzio e disse: "Il mio Cuore è così pieno d'amore per gli uomini, che non potendo più tenere in se stesso le fiamme della sua ardente carità, è forzato a spanderle; e vuole adesso per tuo mezzo, manifestarsi ad essi per arricchirli dei preziosi tesori che in sé racchiude, cioè delle Grazie di cui abbisognano, per essere tratti dall'eterna perdizione... Io ti ho scelta... per il compimento di questo grande disegno ". La seconda apparizione ebbe luogo l'anno 1674. Gesù le disse: "...gli uomini non hanno per Me che freddezze e ripulse per tutte le mie sollecitudini. Tu almeno dammi questa gioia, di supplire quanto potrai alla loro ingratitudine... Mi riceverai nella Santa Comunione... farai la Comunione tutti i primi venerdì del mese. Tutte le notti, dal giovedì al venerdì ti leverai tra le undici e mezzanotte e starai prostrata a terra con Me un 'ora, in espiazione dei peccati degli uomini, chiedendo misericordia per i peccatori e anche per consolare il mio Cuore e addolcire l'amarezza per l'abbandono miserabile, del quale il sonno degli Apostoli nell'orto del Getsemani non era che un debole annunzio ed una languida immagine".

Terza apparizione: 1° venerdì: 2/7/1674. Margherita si trovava in Chiesa davanti al Santissimo esposto. Il Sacro Cuore le si presentò "tutto risplendente di Gloria, con le cinque piaghe che scintil­lavano come cinque soli, si sprigionavano come delle fiamme da ogni parte, ma soprattutto dal suo petto adorabile che somigliava a una fornace... ".

L'amatissimo Cuore era la sorgente di quelle fiamme. Gesù le indicò alcune pratiche da farsi in spirito di riparazione: "Li riceverai nel SS. Sacramento più spesso... farai la Comunione ogni primo venerdì del mese... Farai l'ora santa dalle 11 a mezzanotte, implorando misericordia per i poveri peccatori ".

Questa apparizione, la più celebre di tutte, ebbe luogo durante l'ottava del SS. Sacramento, il 16/6/1675: Gesù le disse: "Ecco quel Cuore che ha tanto amato gli uomini, che non ha risparmiato nulla, sino ad esaurirsi e consumarsi per testimo­niare loro il mìo Amore. E per ricono­scenza, non ricevo dalla maggior parte, che freddezza, per le loro irriverenze, e i loro sacrilegi, per l'indifferenza e il disprezzo che hanno per Me, in questo Sacramento di Amore. Ma quello che mi è ancor più sensibile, è che sono dei cuori a Me consacrati che agiscono così. Per questo ti chiedo che il 1° venerdì, dopo l'ottava del SS. Sacramento, sia dedicato a una festa particolare, per onorare il mio Cuore; in quel giorno farai la Comunione  offrirai  al mio Cuore una riparazione  d'amore, con una ammenda onorevole, per le indegnità che riceve mentre e esposto sugli altari…. Pubblica, suggerisci, raccomanda questa devozione agli uomini del mondo come mezzo sicuro e facile per ottenere da Me un vero amore di Dio; alle persone ecclesiastiche e religiose, efficace per giungere alla perfezione del loro stato; ed infine una delle devozioni più sode, e più idonee ad ottenere la vittoria sopra la violenza delle passioni, per rimettere l'unione e la pace nelle famiglie più discordi, per purgarsi dalle imperfezioni, per ottenere verso di Me ardentissimo o tenerissime come un mezzo a tutti i fedeli come amore; insomma per arrivare fra poco ed agevolmente alla più sublime perfezione. Concederò ai miei devoti tutte le Grazie necessarie al loro stato. Metterò la pace nelle loro famiglie, li consolerò nelle loro afflizioni, sarò il loro sicuro rifugio in vita e specialmente in punto di morte, spargerò copiose benedizioni sopra le loro imprese, i peccatori troveranno nel mio Cuore la sorgente e l'oceano infinito della mia Misericordia, i tiepidi diventeranno fervorosi, i fervorosi saliranno tosto alla più grande perfezione. Benedirò i luoghi dove sarà esposta venerata l'immagine del mio Cuore, darò ai Sacerdoti la forza di muovere i cuori più induriti, il nome di coloro che propagheranno questa devozione sarà scritto nel mio Cuore. Nell'eccesso della Misericordia del mio Amore infinito, accorderò a tutti quelli che si comunicheranno nel primo Venerdì. di ogni mese per nove mesi consecutivi, la Grazia del pentimento finale, onde essi non morranno nella  mia disgrazia, né senza ricevere i santi Sacramenti ed il mio Cuore in quell'ora estrema sarà di asilo più sicuro".

La Chiesa concesse la festa del Sacro Cuore il 30/3/1697 con decreto della Congregazione dei riti, approvato da Innocenzo XII, però con la Messa delle cinque piaghe. Nel 1720 il Vescovo di Marsiglia, Mons. De Belzunce, ottenuta colla consacrazione della città al Sacro Cuore, la liberazione della peste, rivolse una lettera al Papa perché venisse concessa a ricordo del prodigio, la celebrazione della festa del Sacro Cuore. Pio IX il 25 agosto 1856 estese la festa del Sacro Cuore a tutta la Chiesa.

Giugno mese dedicato al Sacro Cuore di Gesù

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Santifichiamo questo mese, accogliendo con gioia l'invito della Chiesa ad onorare il Cuore di Gesù, poiché è segno dell'immenso Amore di Dio per noi, è segno della sua tenerezza, è segno della sua bontà.
Giugno è il mese in onore del Sacro Cuore di Gesù. Offiamogli ogni giorno la giornata con questa preghiera:

Cuore Divino di Gesù,

io ti offro per mezzo del Cuore Immacolato di Maria,

madre della Chiesa,

in unione al Sacrificio Eucaristico,

le preghiere, le azioni,

le gioie e le sofferenze di questo giorno

in riparazione dei peccati e per la salvezza di tutti gli uomini,

nella grazia dello Spirito Santo,

a gloria del Divin Padre. Amen.

L'amore è Tutto

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L'amore è tutto.

 

Se tacete, tacete per amore.

Se parlate, parlate per amore.

Se correggete, correggete per amore.

Se perdonate, perdonate per amore.

Sia sempre in voi la radice dell'amore, perché solo da questa radice può scaturire l'amore.

Amate, e fate ciò che volete.

L'amore nelle avversità sopporta,

nelle prosperità si modera,

nelle sofferenze è forte,

nelle opere buone è ilare,

nelle tentazioni è sicuro,

nell'ospitalità generoso,

tra i veri fratelli lieto,

tra i falsi paziente.

L'amore è tutto.
(Sant'Agostino)

Epifania del Signore

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La liturgia presenta tre particolari manifestazioni di Gesù salvatore: la manifestazione ai magi, la manifestazione al battesimo del Giordano, la manifestazione alle nozze di Cana. Oggi si celebra la prima  l'Epifania del Signore. L'Epifania, che significa manifestazione del Signore, ha sempre rivestito un significato grande per i cristiani, perché celebra e realizza l'incontro tra Dio e l'uomo, tra la bontà e l'amore infinito di Dio che si fa conoscere e l'umanità che è sempre alla ricerca della luce e della salvezza, debole ma assetata di verità.


Nella manifestazione o epifania ai Magi possiamo sottolineare alcuni elementi importanti.

Sacra Famiglia

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Il mondo è sottomesso a Cristo, Cristo è sottomesso ai genitori


Il Signore Gesù Cristo essendo, in quanto uomo, nell'età di dodici anni, egli che, in quanto Dio, esiste prima del tempo ed è fuori del tempo, rimase separato dai genitori nel tempio a disputare con gli anziani, che rimanevano stupiti della sua scienza. I genitori, invece, ripartiti da Gerusalemme, si misero a cercarlo nella loro comitiva, cioè tra coloro che facevano il viaggio con loro ma, non avendolo trovato, tornarono a Gerusalemme angosciati e lo trovarono che disputava con gli anziani, avendo egli - come ho detto - solo dodici anni. Ma che c'è da stupirsi? Il Verbo di Dio non tace mai, sebbene la sua voce non sempre si senta. Viene dunque trovato nel tempio e sua madre gli dice: Perché ci hai fatto una simile cosa? Tuo padre ed io, angosciati, ti cercavamo. Ed egli: Non sapevate che io debbo occuparmi delle cose del Padre mio? (Lc 2, 48-49). Egli rispose così, poiché il Figlio di Dio era nel tempio di Dio. "Ecco - dice qualcuno - non ammise d'essere figlio di Giuseppe". In realtà Egli non voleva far credere d'essere loro figlio senza essere nello stesso tempo Figlio di Dio. Difatti, in quanto Figlio di Dio, egli è sempre tale ed è creatore dei suoi stessi genitori; in quanto invece figlio dell'uomo a partire da un dato tempo, nato dalla Vergine senza il concorso d'uomo, aveva un padre e una madre. In qual modo proviamo quest'asserzione? L'ha già detto Maria: Tuo padre ed io, angosciati, ti cercavamo.

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