Immacola Concezione Dai «Discorsi» di sant'Anselmo, vescovo

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Dai «Discorsi» di sant'Anselmo, vescovo

(Disc. 52; PL 158, 955-956)

Cielo, stelle, terra, fiumi, giorno, notte e tutte le creature che sono sottoposte al potere dell'uomo o disposte per la sua utilità si rallegrano, o Signora, di essere stati per mezzo tuo in certo modo risuscitati allo splendore che avevano perduto, e di avere ricevuto una grazia nuova inesprimibile. Erano tutte come morte le cose, poiché avevano perduto la dignità originale alla quale erano state destinate. Loro fine era di servire al dominio o alle necessità delle creature cui spetta di elevare la lode a Dio.

La Corona d'Avvento

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La Corona d'Avvento è un simbolo usato per scandire le domeniche del Tempo d'Avvento. È costituita da una ghirlanda di rami verdi (senza fiori) nella quale sono poste quattro candele o ceri, sei per il Rito ambrosiano, che verranno accesi uno dopo l'altro nelle varie domeniche della preparazione al Natale. A partire dal 1600 cattolici e protestanti tedeschi iniziarono a usare questo simbolo per rappresentare Gesù, che è la luce venuta nel mondo.

Simbolismo
Le quattro candele che collocate all’interno della ghirlanda vengono accese una per volta nelle quattro domeniche di Avvento. Esse hanno un nome ed un significato peculiari.
•    La prima candela è detta "del Profeta", poiché ricorda le profezie sulla venuta del Messia.
•    La seconda candela è detta "di Betlemme", per ricordare la città in cui è nato il Messia.
•    La terza candela è detta "dei pastori", i primi che videro ed adorarono il Messia. Poiché nella terza domenica d'Avvento la Liturgia permette di utilizzare i paramenti color rosa al posto di quelli viola, tale candela può avere un colore diverso dalle altre tre.
•    La quarta candela è detta "degli Angeli", i primi ad annunciare al mondo la nascita di Gesù.
•    L'eventuale quinta candela rappresenta il giorno di Natale, cioè la nascita di Gesù nella grotta di Betlemme.
Secondo un'altra tradizione assai diffusa le quattro candele rappresentano invece la Speranza, la Pace, la Gioia e l'Amore.
L'accensione di ciascuna candela indica la progressiva vittoria della Luce sulle tenebre dovuta alla sempre più prossima venuta del Messia.
La forma circolare della Corona d'Avvento è simbolo di unità e di eternità.
I rami di sempreverdi che ne costituiscono la base rappresentano la speranza della vita eterna.

Importanza delle Indulgenze

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DELLE INDULGENZE

Si dice Indulgenza la remissione della pena temporale di cui il peccatore resta debitore alla giustizia di Dio per i peccati che gli sono stati perdonati quanto alla colpa, e quanto alla pena eterna se i suoi peccati la meritavano. Questa remissione si fa con l'applicazione delle soddi­sfazioni, racchiuse nel tesoro spirituale della Chiesa. L'Indulgenza non rimette nè i peccati mortali, nè i peccati veniali e castighi eterni; essa non opera dunque la giustificazione; la suppone, al contrario, e la segue. Il tesoro spi­rituale della Chiesa, nella quale sono poste le Indulgenze, è composto delle sovrabbondanti soddisfazioni di Gesù Cristo, alle quali si ag­giungono le soddisfazioni della santissima Ver­gine e dei Santi.

Indulgenza plenaria per i defunti

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Indulgenza plenaria per i defunti

 

 

Possiamo acquistare a favore delle anime del Purgatorio l'indulgenza plenaria (una sola volta) dal  mezzogiorno del 1° novembre fino a tutto a tutto il giorno successivo vistando una chiesa e recitando il Credo e il Padre Nostro. Sono inoltre da adempiere queste tre condizioni:
1) confessione sacramentale Questa condizione può essere adempiuta parecchi giorni prima o dopo. Con una confessione si possono acquistare più indulgenze plenarie, purché permanga in noi l'esclusione di qualsiasi affetto al peccato, anche veniale.
2) comunione eucaristica

3) preghiera secondo le intenzioni del Sommo Pontefice recitando Padre Nostro e Ave Maria
La stessa facoltà alle medesime condizioni è concessa nei giorni dal 1° all' 8 novembre al fedele che devotamente visita il cimitero e anche soltanto mentalmente prega per i fedeli defunti

Il Segreto Ammirabile del Santo Rosario- Rosa Terza

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Il Segreto Ammirabile del Santo Rosario

San Luigi Maria Grignion de Montfort

ROSA TERZA

[12] Questo prodigioso stabilirsi del santo Rosario, che ricorda un poco. il modo con cui Dio promulgò la Legge sul Sinai, mostra con chiarezza l'eccellenza di questa sublime pratica. San Domenico, ispirato dallo Spirito Santo, istruito dalla Vergine e dalla sua personale esperienza, fin che visse predicò il Rosario con l'esempio e con la parola, nelle città e nelle campagne, ai grandi e ai piccoli, ai sapienti ed agli ignoranti ai cattolici ed agli eretici. Il santo Rosario, ch'egli recitava ogni giorno, era la sua preparazione alla predica e il suo appuntamento dopo la predicazione.

 

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