Luglio: Mese del Preziosissimo Sangue di Gesù

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Luglio: Mese del Preziosissimo Sangue di Gesù

Il Sangue che salva, ama e santifica

 

Il mese di luglio è dedicato nella spiritualità cattolica alla devozione del Preziosissimo Sangue di Gesù Cristo. Questa devozione ha radici profonde nella tradizione della Chiesa e ci invita a contemplare il mistero della Redenzione attraverso il Sangue versato da Cristo per amore nostro.

Il Cristianesimo è, come scrive il padre F.M. Avidano, “la religione del Sangue di Cristo”. In quel Sangue si compie la Redenzione, la salvezza, la giustificazione, il rinnovamento dell’umanità. È un Sangue che parla più forte di quello di Abele (cf. Eb 12,24), perché non grida vendetta, ma misericordia.

 

San Paolo, il grande apostolo della grazia, scrive: “Siamo giustificati per il suo sangue” (Rm 5,9). Il Sangue di Cristo è il segno più potente dell’amore divino che si dona, si sacrifica e si fa grazia per ogni uomo. Ogni sacramento, in particolare l’Eucaristia, ci mette in contatto con questo Sangue salvifico.

 

Una devozione che attraversa i secoli

Questa spiritualità ha trovato eco nei santi. Santa Caterina da Siena, grande mistica del XIV secolo, ha scritto pagine infuocate sul Sangue di Gesù. In una delle sue lettere esclama:

 

“O Sangue dolce, Sangue prezioso, che ci lavi e ci infiammi! O Sangue che nutri la carità nelle anime e spegni l’amor proprio!”

 

Per Caterina, il Sangue di Cristo è la via della conoscenza di Dio, è scuola di umiltà, è sorgente di vita nuova. Ella invita tutti i cristiani ad “annegarsi nel Sangue”, a viverlo come esperienza d’amore e non solo come dottrina.

 

Nel XIX secolo, San Gaspare del Bufalo, sacerdote romano, fu definito “apostolo del Preziosissimo Sangue”. Fondatore della Congregazione dei Missionari del Preziosissimo Sangue, predicava con forza la potenza redentrice del Sangue di Cristo, con parole che ancora oggi commuovono:

 

“Il Sangue di Gesù è il prezzo dell’anima nostra, è la chiave del Paradiso, è la vita del mondo, è la medicina del peccatore, è la forza del giusto.”

 

San Gaspare comprese che il mondo ferito dal peccato, dalla guerra e dall’indifferenza aveva bisogno di ritrovare la speranza proprio in quel Sangue, segno concreto dell’Amore che non si arrende.

 

Il ruolo di Maria nel mistero del Sangue

 

Non possiamo meditare sul Preziosissimo Sangue senza rivolgere lo sguardo a Maria. Il Sangue di Cristo è anche il Sangue di Maria, perché nel mistero dell’Incarnazione, il Figlio di Dio ha preso carne e sangue da Lei. Come ricorda la tradizione, Maria è “Madre del Sangue redentore”.

 

Padre Avidano sottolinea che “solo in Lei il Preziosissimo Sangue raggiunge la sua piena efficacia redentrice”. Alla luce di Maria, il Sangue di Cristo appare ancora più prezioso, ancora più amabile, perché è frutto della sua obbedienza, della sua maternità, della sua cooperazione al piano di salvezza.

 

Una devozione da riscoprire oggi

 

In un mondo che tende a fuggire la sofferenza, il sacrificio e la responsabilità, la devozione al Preziosissimo Sangue è un invito a riscoprire la profondità dell’amore cristiano. È un richiamo alla conversione, al desiderio di santità, alla comunione profonda con Cristo crocifisso e risorto.

 

Come impegno per questo mese, possiamo accogliere il consiglio proposto nel testo: recitare ogni giorno la Preghiera e la Coroncina al Preziosissimo Sangue, lasciando che quelle parole diventino esperienza viva del cuore.

 

Conclusione

 

Contemplare il Preziosissimo Sangue di Gesù significa immergersi nel cuore stesso della fede. È riconoscere che siamo amati da sempre, riscattati a caro prezzo (cf. 1Pt 1,18-19), inviati nel mondo come testimoni di un amore che ha il colore rosso della passione e della vita.

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