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Il rosario con Santa Veronica

Inserito in Preghiere alla Madre di Dio.

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rosario con Santa Veronica

Contempliamo con Maria il volto di Cristo!

 

Maria ci mostra Gesù, suo Figlio; ce lo

presenta, ce lo fa in un certo modo vedere,

toccare, prendere tra le braccia.

Maria ci insegna a contemplarlo con

gli occhi del cuore e a vivere di Lui.

Creatura del coraggio e dell'obbedienza, è un

esempio al quale ogni cristiano può e deve guardare.

(Benedetto XVI)

 

Veronica ha guardato Maria e da lei ha im­parato ad amare Gesù, a contemplarlo e a se­guirlo.

Riprendere tra le mani la corona del Rosario vuol dire lasciarci introdurre da Maria nelMistero di Cristo: lei ha nascosto nella face raccolta del suo cuore la Parola vivente e poté così diventare Madre della Parola incarnata.

 

Conte recitare il rosario...

Si inizia con l'invocazione: O Dio vieni a sal­varmi; Signore vieni presto in mio aiuto.

Si enuncia il mistero

. ..della gioia: lunedì e sabato

.. .della luce: giovedì

...del dolore: martedì e venerdì

...della gloria: mercoledì e domenica

-  Segue la proclamazione del testo biblico e la lettura di una meditazione tratta dagli scritti di santa Veronica.

-  Breve pausa di silenzio.

- Padre nostro... 10 Ave Maria... Gloria al Padre... Gesù mio perdona...

- Alla fine si conclude con la Salve Regina e le Litanie alla Madonna.

 

 

1° Mistero della Gioia: L'angelo annuncia a Maria che sarà Madre del Salvatore

L'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, chiamato Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. L'angelo le disse: «Non teme­re, Maria, perché hai trovato grazia presso Dìo: Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù».

Allora Maria disse: «Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto». E  l'Angelo partì da lei. (Lc 1, 26-38)

Dio disse all'anima mia: Eccomi tutto per te, per formare una cosa sola con te; tutto me tra­sformato in te; e per fare che anche tu sia una cosa sola con me; che tu stia in me in modo, che non si discerna se la Veronica è Dio, perché lo stesso Dio l'ha tirata a Se. Non si veda più Veronica, ma Dio solo. O Dio! Questo è un punto che non lo so spiegare, e non trovo modo, per dar modo di farmi capire. (D III, 377)

 

Mistero della Gioia: La visita di Maria a santa Elisabetta

In quei giorni Maria si mise in viaggio verso la montagna e raggiunse in fretta una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il salu­to di Maria, il bambino le sussultò nel grembo. Elisabetta fu piena di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e bene­detto il frutto del tuo grembo!» (Lc 1, 39-42)

Maria mi è guida e maestra. Mi sembra di sentirla sempre vicino a me, che, come fedelissima madre, m'insegna il modo di operare in tutto.

Con gravità ed amore insieme, Lei ricorda a quest'anima mia tutto ciò che deve fare, per fare in tutto la volontà di Dio, tutto a gloria di Dio. (D III, 387)

 

3° Mistero della Gioia: La nascita di Gesù nella povera grotta di Betlemme

Ora, mentre si trovavano a Betlemme, si compirono per Maria i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo depose in una mangiatoia, perché non c'era posto per loro nell'albergo. (Lc 2, 6-7)

Andavo pensando a quel gran mistero della nascita del bambino Gesù e lo pregavo che volesse rinascere dentro il mio cuore.

Mi parve di vedere il bambino Gesù collo­carsi dentro il mio cuore. In un istante, mi parve che il cuor mio si allargasse ed ingran­disse e che Iddio, in questa commozione del cuore, manifestasse all'anima mia, in quella sua piccolezza, la sua grandezza. (D I,392)

 

Mistero della Gioia: La presentazione di Gesù al tempio

Quando venne il tempo della loro purifica­zione secondo la Legge di Mosè, portarono il bambino a Gerusalemme per offrirlo al Signore, come è scritto nella Legge del Signore: ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore; e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o di giovani colombi, come prescrive la Legge del Signore. (Lc 2, 22-24)

Gesù è tanto innamorato di queste anime nostre, che fa in esse il suo trono dove viene a riposare, a prendere dimora e si può dire di un'anima amante: Ave templum totius Trinitatìs! Questa è tempio della SS. Trinità. (D II, 97)

 

5°  Mistero della Gioia:  Ilritrovamento di Gesù tra i dottori del tempio

I suoi genitori si recavano tutti gli anni a Gerusalemme per la festa di Pasqua. Trascorsi i giorni della festa il fanciullo Gesù rimase a Gerusalemme, senza che i genitori se ne accor­gessero.

Dopo tre giorni lo trovarono nel tempio. Al vederlo restarono stupiti e sua madre gli disse: «Figlio, perché ci hai fatto così. Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo!» Ed egli rispose: «Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?». (Lc 2, 41-49)

Re   Pacifico,   ritorna;   Imperatore   eterno, prendi possesso di quest' anima. Ritorna al cuor mio, o Dio Magnificatore; fa il vivo tempio in quest'anima mia; stacci sempre; dissipa le nuvole; manda a terra le mura che ti tengono nascosto agli occhi del mio cuore. Su, su, torna! (D I, 638)

 

1° Mistero della Luce: Gesù è battezzato da Giovanni nel Giordano

In quel tempo Gesù dalla Galilea andò al Giordano da Giovanni per farsi battezzare da luì. Appena battezzato, uscì dall'acqua: ed ecco, si aprirono i cieli ed egli vide lo Spirito di Dio scendere come una colomba e venire su di lui. Ed ecco una voce dal cielo che disse: «Questi è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto». (Mt 3, 13-17)

Le bellezze di Gesù non posso raccontarle. Mi rapiva il cuore ed anelavo alla stretta unione con Lui. Lui mi parlava, ma più con cenni che con parole. E questo me lo faceva conoscere e, nello stesso tempo, provare.

Io darò questa similitudine: mi sembrava di stare in un mare immenso... e come una perso­na che sta in mezzo al mare non vede altro che cielo e acqua, così faceva l'anima mia. Non vedeva altro che Dio ed amore, ed era ingolfata e circondata da questo amore infinito; sembrava che il Signore la purificasse e sempre più la inol­trasse in questa purezza ed amore infinito. (D I, 804-805)

 

2°  Mistero della Luce: Gesù si rivela alle nozze di Cana

 

Ci fu uno sposalizio a Cana di Galilea e c'era la madre di Gesù. Nel frattempo, venuto a man­care il vino, la madre di Gesù gli disse: «Non hanno più vino». E Gesù rispose: «Che ho da fare con te, o donna? Non è ancora giunta la mia ora». La madre dice ai servi: «Fate quello che vi dirà».

Così Gesù diede inizio ai suoi miracoli in Cana di Galilea, manifestò la sua gloria e i suoi discepoli credettero in lui. (Gv 2, 1-11)

Alla scuola del suo amore s'impara davvero la cognizione del proprio niente. La sua onni­potenza ci fa vedere la nostra impotenza; la sua grandezza la nostra piccolezza; il suo infi­nito amore ci fa scorgere la nostra freddezza; la sua bontà, la sua carità ci insegna la nostra indegnità, la nostra bassezza.

O Dio mio! Quanto io godo che Tu sia così grande, così immenso, così incomprensibile ed infinito! (DII,11-12)

3°   Mistero   della  Luce:  Gesù  annuncia il Regno di Dio e invita alla conversione

Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù si recò nella Galilea predicando il vangelo di Dio e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete al vangelo». (Mc 1, 14-15)

Dico tra me: Peccatori, animatevi, ricorrete a Dio, fate penitenza dei vostri peccati, non dubitate, Iddio è tutto pietà, io ne ho fatto esperienza: io sono la più ingrata creatura che si trovi sopra la terra, eppure Dio benefica copiosamente quest'anima... Non posso dire altro: Iddio è pazzo, fa pazzie d'amore; resto anch'io impazzita, attonita di tanto bene. (DV,133)

 

4° Mistero della Luce: Gesù si trasfigura sul monte Tabor

Gesù prese con sé Pietro, Giovanni e Giacomo e salì sul monte a pregare. E, mentre pregava, il suo volto cambiò d'aspetto e la sua veste divenne candida e sfolgorante. Ed ecco due uomini parla­vano con lui: erano Mosè ed Elia, apparsi nella loro gloria, e parlavano della sua dipartita che avrebbe portato a compimento a Gerusalemme.

E dalla nube uscì una voce, che diceva: «Questi è il Figlio mio, l'eletto; ascoltatelo». (Lc 9, 28-35)

Mi parve di essere in un luogo di Paradiso; sentivo musiche angeliche e vi era così chiara luce, che il sole materiale pare tenebre, al pari di questa. O Dio! Quello che provava l'anima mia, non posso descriverlo... Mi sentivo del tutto unita al Sommo Bene e mi sentivo tirare tutta, in tutto, al divino amore.

E Lui mi domandò se io lo volevo amare. Risposi di sì; e, per segno di amore, io gli chie­devo la croce! (D II,306)

 

5°    Mistero    della   Luce:   Gesù   si   dona nell'Eucaristia

Prima della festa di Pasqua Gesù, sapendo che era giunta la sua ora di passare da questo mondo al Padre, dopo aver amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine. Mentre essi mangia­vano, prese il pane e, pronunziata la benedizione, lo spezzò e lo diede ai discepoli dicendo: «Prendete e mangiate; questo è il mio corpo». Poi prese il calice e, dopo aver reso grazie, lo diede loro, dicen­do: «Bevetene tutti, perché questo è il mio sangue dell'alleanza, versato per molti, in remissione dei peccati». (Gv 13, 1 e Mt 26, 26-28)

Dio è per noi: ci ha creato per farci eredi del santo Paradiso; Gesù è nostro fratello per fare a tutti parte di quello che Lui ci ha meritato mediante la Redenzione; tutto il suo avere lo ha lasciato a noi per il bene delle anime nostre. Lui stesso ha voluto restare con noi sino alla fine del mondo; ha fatto ciò, per renderci partecipi di tutti i suoi tesori: il suo merito, il suo sangue, tutto Se stesso; e per cibo delle anime nostre. (D III,3)

 

Mistero del dolore:  Gesù prega e suda sangue nell'orto degli Ulivi

Finita la cena Gesù se ne andò al monte degli Ulivi. Giunto sul luogo, disse ai discepoli: «Pregate, per non entrare in tentazione». Poi si allontanò da loro quasi un tiro di sasso e, inginoc­chiatosi, pregava: «Padre, se vuoi, allontana da me questo calice! Tuttavia non sia fatta la mia, ma la tua volontà». In preda all'angoscia, pregava più intensamente; e il suo sudore diventò come gocce di sangue che cadevano a terra. (Lc 22, 39-44)

Vidi il Signore quando stava in agonia di morte e sudava sangue. Per terra correva il suo Sangue Santissimo, come un corrente fiume. Questa vista mi dava pena così grande che io avrei dato sangue e vita per impedire le tante offese che si fanno a Dio. Così dicevo: Mio Dio, io che son mezzana fra Te e i peccatori, mi esibi­sco a tutto quello che Tu vuoi da me. Eccomi pronta a tutto. Il Signore mi disse: Dimmi: Mi vuoi tu amare? Ed io dissi: Sì, Signore; ti voglio amare. (D II, 150-151)

 

Mistero del dolore: Gesù è flagellato dai soldati

Pilato replicò: «Che farò dunque di quello che voi chiamate il re dei Giudei?». Ed essi di nuovo gridarono: «Crocifiggilo!». Ma Pilato diceva loro: «Che male ha fattoi». Allora essi gridarono più forte: «Crocifiggilo!». E Pilato, volendo dar soddi­sfazione alla moltitudine, rilasciò loro Barabba e, dopo aver fatto flagellare Gesù, lo consegnò per­ché fosse crocifisso. (Mc 15, 12-15)

Nel mistero della flagellazione il Signore mi faceva comprendere le gravi offese che avevo fatto. Tra il dolore e tremore che avevo delle mie colpe, mi pareva che il Signore mi mettesse avanti quelle sue sante piaghe, quel sangue pre­zioso che versava da tutto il suo corpo e mi dice­va: Offri questo, per il perdono delle tue colpe. Così facevo! O Dio! Gli effetti e sentimenti inti­mi che avevo in quel punto, non posso descriver­li; ma tutti mi tiravano alla strada della santa umiltà, della conoscenza del mio niente, della mia impotenza e dell'amore e potenza di Dio. (D I, 785)

 

3° Mistero del dolore: Gesù viene incorona­to di spine

Allora i soldati lo condussero dentro il cortile, cioè nel pretorio, e convocarono tutta la coorte. Lo rivestirono di porpora e, dopo aver intrecciato una corona di spine, gliela misero sul capo.

Cominciarono poi a salutarlo: «Salve, re dei Giudei!». E gli percuotevano il capo con una canna, gli sputavano addosso e, piegando le ginocchia, si prostravano a lui. (Mc 15, 16-19)

Gesù mi si fece vedere tutto piagato, con una corona di penetranti spine nel capo. Così, tutta dolente, io gli dissi: Mio Dio, e quale è la ragione di siffatto penare? Dimmelo, perché vi possa mettere rimedio. Eccoti, mio Dio, questa vita, e, se mille ne avessi, tutte le darei per Te! (D I,273)

 

Mistero del dolore: Gesù sale il Calvario portando la croce

Essi allora presero Gesù ed egli, portando la croce, si avviò verso il luogo del Cranio, detto in ebraico Golgota, dove lo crocifissero e con lui altri due, uno da una parte e uno dall'altra, e Gesù nel mezzo. (Gv 19, 17-18)

Maria e Gesù parlavano con voce di dolore e chiamavano con voce di amore tutti i nostri cuori. O patire prezioso ove si trova, senza fati­ca, ogni perfezione di virtù! Sul Calvario c' è una scuola aperta: il Divino Maestro è Gesù; Egli paga, col prezzo del suo prezioso sangue, chiunque va ad imparare. (D III, 766)

 

Mistero del dolore: Gesù muore in croce

Era verso mezzogiorno, quando il sole si eclissò e si fece buio su tutta la terra fino alle tre del pomeriggio. Il velo del tempio si squarciò nel mezzo.

Gesù, gridando a gran voce, disse: «Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito». Detto questo spirò. (Lc 23, 44-46)

Maria SS. ma mi disse: Guarda questo mio Figlio; e Gesù mi chiamava a Se e pareva che volesse che io fossi lavata e purificata in quel sangue santissimo. Gesù dalla croce mi stava invitando; ed io lo vidi con un volto così bello. Rivolto verso l'anima mia, mi diceva: Ebbene che vuoi più di quello che io ho fatto per te? Eccomi confitto in questa croce, per tuo amore. (D III,462-463)

 

 

1 ° Mistero della gloria: Gesù risorge da morte

Il primo giorno dopo il sabato, di buon mat­tino, le donne si recarono alla tomba, portando con sé gli aromi che avevano preparato. Ed ecco apparire loro due uomini in vesti sfolgoranti. Essendosi le donne Impaurite e avendo chinato il volto a terra, essi dissero loro: «Perché cerca­te tra i morti Colui che è vivo? Non è qui, è risuscitato!» (Lc 24, 1-6)

Mi parve di essere in un luogo spazioso e bello e sentivo un gran desiderio di unirmi tutta a Dio. Subito è comparso il Signore, tutto glorioso e mi ha detto: Che vuoi? Ed io ho risposto: Te solo io bramo, per darmi tutta, in tutto,al tuo volere. In questo punto, il Signore mi ha mostrato le sue sante piaghe e mi ha detto: Queste son chiavi e porte per entrare in me.

Oh! che contento, che giubilo prova l'ani­ma, quando ha trovato chi tanto ella bramava! (D II,85)

 

2° Mistero della gloria: Gesù ascende al cielo

Gesù disse loro: «Andate in tutto il inondo e predicate il vangelo ad ogni creatura».

E dopo aver parlato con loro, fu assunto in cielo e sedette alla destra di Dio. Allora essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore opera­va con loro e confermava la parola con i prodigi che l'accompagnavano. (Mc 16, 15-20)

In questo luogo dove mi trovavo, erano pre­parate tante e tante sedie e nel mezzo c'erano due troni bellissimi... Son venuti innumerevoli schiere di angeli, tutti cantando... Ho sentito ripetere più volte: Viva, viva l'amore! Viva in eterno! In un istante sono venuti tanti santi e sante, tutti cantando; tutti facevano festa, come avessero voluto rallegrarsi con me; e mi pareva che mi dicessero che il Signore, or ora, veniva. In un subito è comparso il Signore, tutto glorio­so, colla SS. Vergine e con molti santi. O Dio! Solo dico questo: che pareva venuto il Paradiso in terra. Ma io non so se ero in terra o in cielo. (D II,63)

 

Mistero della gloria: Gesù invia lo Spirito Santo

Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anch'io mando voi».

Dopo aver detto questo, alitò su di loro e disse: «Ricevete lo Spirito Santo; a chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimettere­te, resteranno non rimessi». (Gv 20, 21-23)

Questa notte, pare a me vi sia stato un non so che di nuovo... Mi è parso che si sia solle­vato un vento così grande che tremava la cella e ho sentito tale strepito, che pensavo cascas­se tutto il dormitorio.

In questo punto è entrato in cella uno splendore così grande, che pareva un chiaris­simo sole. Ora, il Signore mi faceva conoscere la sua grandezza, la sua immensità, l'infinito suo amore e mi tirava tutta in Lui ma come, non so spiegarlo. (D II, 395)

 

Mistero della gloria: Maria è assunta in cielo

La nostra patria è nei cieli e di là aspettiamo come salvatore il Signore Gesù Cristo, il quale trasfigurerà il nostro misero corpo per conformar­lo al suo corpo glorioso, in virtù del potere che ha di sottomettere a sé tutte le cose. (Fil 3, 20-21)

Mi sembra che l'anima si ammaestra e conosce che cosa è la creatura; un momento di cognizione vera del nostro niente ci farebbe fare grandi cose, perché, allora, si apprende di più chi è Dio.

Con tutto il suo essere infinito, col suo potere infinito, con tutto Se stesso, si dona alle anime, si manifesta, si fa capire, ... ed alla fine ci fa intendere che Lui è il nostro centro. O Dio! Si sente tal gusto del nostro niente, per­ché tutto l'infinito, l'immenso, l'incomprensibile si trova in Dio... Dirò, col mio S. Paolo: Quelle cose che occhio non vide, né orecchio udì, né mai entrarono in cuore di uomo, queste ha preparato Dio per coloro che lo amano. (D II, 342-343)

 

5° Mistero della gloria: Maria è incoronata Regina del cielo e della terra

Nel cielo apparve poi un segno grandioso: una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e sul suo capo una corona di dodici stelle. (Ap. 12,1)

Vidi la Beata Vergine la quale era in mezzo a moltitudine di Angeli, come un risplendente sole, con un manto celeste, tutto stellato d'oro; e mi fece vedere che lì sotto, teneva i suoi particolari devoti.

Ella fu dichiarata mediatrice e mezzana, per tutti noi, presso Dio. Tutto il Paradiso la riconobbe per sua Regina e Signora del cielo e della terra. (D II, 240; D III,1106)

 

Litanie mariane

(tratte dagli scritti di santa Veronica)

Signore, pietà                 

Cristo, pietà

Cristo, pietà                  

Signore, pietà

Signore, pietà                 

Signore, pietà

Madre di Dio                   

Prega per noi

Madre dell'Amore               

Madre di pietà                 

Madre di misericordia          

Madre fedelissima              

Madre che ci assisti           

Madre dei dolori               

Madre del Redentore            

Vergine tutta carità e amore   

Vergine nostra speranza        

Vergine nostro aiuto           

Vergine nostro rifugio         

Vergine nostro conforto        

Vergine nostra difesa          

Vergine nostra guida           

Vergine delle grazie           

SS. Vergine che ci dai Gesù    

Maestra dei discepoli di Gesù  

Maestra di fedeltà evangelica  

Avvocata dei peccatori         

Modello di obbedienza          

Modello di tutte le virtù      

Maestra di vita spirituale     

Guida del vero amore di Gesù   

Maria nostra cara Madre        

Regina del cielo e della terra 

Regina della pace               

Regina della famiglia

Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo,

Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo,

Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo,

 

V/ Prega per noi, santa Madre di Dio.

R/ E saremo degni delle promesse di Cristo.

Preghiamo:

Concedi ai tuoi fedeli, Signore, la salute dell'a­nima e del corpo e, per la gloriosa intercessio­ne di Maria santissima, sempre vergine, salva­ci dai mali che ora ci rattristano e guidaci alla gioia senza fine. Per Cristo nostro Signore. Amen.

 

Preghiere

 

CREDO in Dio Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra e in Gesù Cristo suo unico Figlio, nostro Signore, il quale fu concepito di Spirito Santo, nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso; morì e fu sepolto; discese agli inferi; il terzo giorno risusci­tò da morte; salì al cielo; siede alla destra di Dio Padre onnipotente. Dilà verrà a giudicare i vivi e i morti.

Credo nello Spirito Santo, la santa Chiesa catto­lica, la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne, la vita eter­na. Amen.

 

PADRE NOSTRO, che sei nei cieli, sia san­tificatoil tuo nome; venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano: rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori: non ci indurre in tentazione, ma libera­ci dal male. Amen.

 

AVE MARIA, piena di grazia, il Signore è con te, tu sei benedetta fra tutte le donne e benedet­to il frutto del tuo seno, Gesù. Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi pecca­tori adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.

 

GLORIA al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo, come era nel principio, ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.

 

GESÙ MIO, perdona le nostre colpe, preser­vaci dal fuoco dell'inferno, porta in cielo tutte le anime specialmente le più bisognose della tua misericordia.

 

SALVE REGINA, Madre di misericordia, vita, dolcezza e speranza nostra, salve. A te ricorriamo, noi esuli figli di Eva; a te sospi­riamo gementi e piangenti in questa valle di lacrime. Orsù dunque, avvocata nostra, rivolgi a noi gli occhi tuoi misericordiosi e mostraci dopo questo esilio Gesù, il frutto benedetto del tuo seno. O clemente, o pia, o dolce Vergine Maria.