Rosario in onore di San Giuseppe

 

Per la recita si usa una comune corona del Santo Rosario. Dopo una breve invocazione iniziale si prende in mano la corona e si prega così:

 

Struttura di ogni decina

Enunciazione del mistero.

Breve pausa di riflessione.

Sui grani del Padre nostro: Padre nostro

 

Sui grani dell'Ave Maria: Ave a San Giuseppe

 

 

Ave a San Giuseppe sul modello dell’Ave Maria

Ave, o Giuseppe,

uomo giusto,

sposo verginale di Maria,

e padre davidico del Messia; tu sei benedetto

fra gli uomini,

e benedetto è il Figlio di Dio che a te fu affidato, Gesù.

 

San Giuseppe, patrono della

Chiesa universale, custodisci le nostre famiglie neJla pace e nella grazia divina,

e soccorrici nell'ora della nostra morte.

Amen.

 

Gloria al Padre

 

Alla fine del quinto mistero . Litanie a san Giuseppe

 

 

Preghiera per il Papa:

Il Signore lo conservi, gli doni vigore, lo renda felice sulla terra e lo preservi da ogni male.

 

 

INIZIO DEL ROSARIO

Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

 

O Dio, vieni a salvarmi. Signore, vieni presto in mio aiuto.

 

Gloria al Padre

 

 

PRIMO MISTERO

Si contempla san Giuseppe l’uomo giusto agli occhi di Dio(Mt 1,18-21 24)

Ecco come avvenne la nascita di Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo.

Giuseppe suo sposo, che era giusto e non voleva ripudiarla, decise di licenziarla in segreto. Mentre però stava pensando a queste cose, ecco che gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: "Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa, perché quel che è generato in lei viene dallo Spirito Santo. Essa partorirà un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati".

Tutto questo avvenne perché si adempisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: 'Ecco, la vergine concepirà e partorirà un figlio che sarà chiamato Emmanuele', che significa Dio con noi.

Destatosi dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l'angelo del Signore e prese con se la sua sposa, la quale, senza che egli la conoscesse, partorì un figlio, che egli chiamò Gesù.

 

(MI 1,18-25)

Riflessione

"Fece come l'angelo gli aveva ordinato";

 

Fare la volontà di Dio è la cosa, più "giusta" ossia gradita a Dio e ;benefica per la creatura, San Giuseppe aderì con piena fiducia al progetto di Dio su di se, Ci lasciamo anche noi guidare nelle nostre scelte dalla parola della Chiesa, Che è parola di angelo di Dio?

 

Padre nostro 10 "Ave o Giuseppe" Gloria al Padre

 

 

 

SECONDO MISTERO

Si contempla san Giuseppe lo sposo verginale di Maria Santissima (Lc 1,34-38).

Al/ora Maria disse all'angelo: "Come è possibile? Non conosco uomo". Le rispose l'angelo: "Lo Spirito Santo scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra la potenza dell'Altissimo. Colui che nascerà sarà dunque Santo e chiamato figlio di Dio.

Vedi: anche Elisabetta, tua parente, nel/a sua vecchiaia, ha concepito un figlio e questo è il sesto mese per lei, che tutti dicevano sterile: nul/a è impossibile a Dio". Al/ora Maria disse: "Eccomi sono la serva del Signore, avvenga di me quel/o che hai detto". E l'angelo partì da lei. (Lc 1,34-38)

 

Riflessione

"Non conosco uomo":

Il matrimonio tra battezzati può essere vissuto santamente, cristianamente, degnamente in due sole maniere, sempre, evidentemente, di comune accordo degli sposi (la comunione degli spiriti è assolutamente necessaria negli sposi!): può essere vissuto "responsabilmente aperto alla procreazione o "verginalmente", per una speciale missione per il Regno di Dio.

Gli sposi cristiani, secondo San Paolo, non dovrebbero più considerarsi di questo mondo.(1Cor. 7,29)

 

Padre nostro 10 "Ave o Giuseppe" Gloria al Padre

TERZO MISTERO

Si contempla san Giuseppe Il fidente profugo nella terra di Egitto (M t 2,13-15).

 

Dopo la partenza dei sapienti, Giuseppe fece un sogno: l'angelo di Dio gli apparve e gli disse: "Alzati, prendi con te il bambino e sua madre e fuggi in Egitto. Erode sta cercando il bambino per ucciderlo. Tu devi rimanere là, fino a quando io non ti avvertirò".

Giuseppe si alzò, di notte prese con se il bambino e sua madre e si rifugiò in Egitto.

1 suoi genitori, appena lo videro, rimasero stupiti, e sua madre gli disse: "Figlio mio, perche ti sei comportato così con noi? Vedi, tuo padre e io ti abbiamo tanto cercato e siamo stati molto preoccupati, per causa tua".

 

(MI2, 13-14 o Lc 2,48)

 

Riflessione

"Fuggi in Egitto":

Il dolore, sotto qualsiasi forma, materiale e spirituale, è pane quotidiano della nostra vita. Gesù non è venuto per darne la spiegazione, ma per riempirlo della sua presenza. Giuseppe non fuggì solo, ma aveva con se Gesù. Solo in questo modo, come il lievito impastato con la farina fa buon pane, così il dolore, impastato di fede, fa "beatitudine".

 

Padre nostro 10 "Ave o Giuseppe" Gloria al Padre

 

 

QUARTO MISTERO

 

Si contempla san Giuseppe il saggio capo della Santa Famiglia di Nazaret (M t t3,53-55a Mc 6,1-3a; Lc 2,51-52),

 

Gesù andò nel villaggio dove era cresciuto e si mise ad insegnare nella sinagoga. I suoi compaesani erano molto meravigliati e dicevano "Ma chi gli ha dato questa sapienza e il potere di fare miracoli? Non è egli il figlio del falegname?". (Mt 13,54-55)

 

Riflessione

Tutta la meraviglia, suscitata attorno a Gesù, la gente la rimandava più che alla sua madre al suo "padre" Giuseppe. Segno che Giuseppe era stimato e riconosciuto un saggio capo di famiglia. Questa saggezza di Giuseppe era costituita, anzitutto, da una profonda stima e religioso rispetto degli eccezionali componenti della sua famiglia, Gesù e Maria; in secondo luogo dal suo discreto dialogo con essi, necessario, anche nella Santa Famiglia di Nazaret, per affrontare i quotidiani problemi della casa; e in fine da un vivissimo senso religioso, di cui Giuseppe, come guida del focolare domestico, animava tutta la vita casalinga.

È la saggezza del capo famiglia, che rende felice la vita domestica. Così si dice della madre in una famiglia.

Padre nostro 10 "Ave o Giuseppe" Gloria al Padre

 

 

QUINTO MISTERO

Si contempla san Giuseppe il fedele osservante delle feste religiose.

 

Passati otto giorni, venne il tempo di compiere il rito della circoncisione del bambino.

Gli fu messo il nome Gesù, come aveva detto l'angelo ancora prima che fosse concepito nel grembo di sua madre. Venne poi per la madre e per il bambino il momento della purificazione, come è stabilito dalla legge di Mosè. l genitori allora portarono il bambino a Gerusalemme, per presentarlo al Signore.

Sta scritto infatti nella legge del Signore: "Ogni maschio primogenito appartiene al Signore".

Essi offrono anche il sacrificio stabilito dalla legge del Signore: un paio di tortore o due giovani colombi.

(Lc 2,21-24)

 

Riflessione

Commoventi tutte queste tre scene, in cui san Giuseppe dimostra di praticare fedelmente le prescrizioni della sua religione. Dunque la religione, ci insegna san Giuseppe, va vissuta da tutta la famiglia "insieme": le preghiere quotidiane, la santificazione delle feste, la frequenza dei sacramenti, la partecipazione alla vita ecclesiale, al sostegno alle necessità della chiesa.

 

Padre nostro 10 "Ave o Giuseppe" Gloria al Padre

 

Terminato il Rosario si recitano le Litanie a san Giuseppe

 

 

Preghiera per il Papa

Il Signore lo conservi, gli doni vigore, lo renda felice sulla terra e lo preservi da ogni male.

 

Benvenuto

Benedizione a Frate Leone

Il Signore ti benedica e ti custodisca.

Mostri a te il suo volto e abbia misericordia di te.

Volga a te il suo sguardo e ti dia pace.

Il Signore ti dia la sua grande benedizione.

 
 

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