Il dolore di Dio

Inserito in Preghiere Dio Padre.

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Il DOLORE DI DIO

 

 

Appena Gesù emise l’ultimo grido – l’ultimo grido di dolore invocando la Mamma sua - e poi, reclinato il capo, spirò, la Terra, che si era già oscurata, tremò, sobbalzò tutta.

 

Non fu questo un segno del dolore di Dio per le sofferenze atroci del suo Figlio?

 

E’ vero, nel catechismo vi è stato insegnato che Gesù dovette prendere carne umana perché, come Dio, non poteva né soffrire né morire.

 

Eppure, un Dio che ha dato all’uomo la vita, che lo ha fatto re dell’universo, facendogli soggiogare alla sua intelligenza tutte le cose, quando da quest’uomo – che Egli ha plasmato col suo amore – Dio si vede dimenticato, rinnegato, offeso e bestemmiato, come, pur essendo Dio perfettissimo, non si può essere addolorati?

 

E’ un dolore incomprensibile agli angeli e agli uomini, ma un dolore c’è.

 

Altrimenti, anche il peccato non dovrebbe avere nessun valore, anche il peccato dovrebbe essere permesso: perché, se il peccato non offende Dio, che peccato è?

 

Se Dio ha mandato sulla Terra il diluvio universale, perché lo ha mandato? Perché i peccati degli uomini avevano esasperato il suo amore, gli uomini avevano offeso il loro Dio e Dio – addolorato e adirato – volle punirli.

 

Perché altri castighi nella storia della Sacra Scrittura?

 

Se Dio non soffre per la malvagità degli uomini, se un Dio è indifferente a tutto il male che gli uomini commettono sulla Terra, che Dio è?

 

Dio, proprio perché è amore infinito, bontà infinita, misericordia infinita, si addolora quando riceve tanta, tanta ingratitudine proprio da quei figli che Egli tanto ama e per i quali ha sacrificato il suo stesso Figlio.

 

Il dolore che provai alla terribile morte del mio Figlio fece sussultare il Cielo e la Terra.

 

Ed ora, la Mamma celeste che cosa viene a ricordarvi nel mondo? La Mamma piange, tutti la vedono piangere e la vedono soffrire, e questa è una dimostrazione che il dolore c’è.

 

Se la morte del Figlio di Dio non avesse dato un dolore al Padre, non avrebbe avuto nessun valore e la visione della Croce non avrebbe oggi neanche quel valore che il Padre le attribuisce. Infatti, solamente quel Sangue purissimo di un Innocente, di un Dio, e il dolore e le lacrime di una Vergine, trattengono ancora la Giustizia di Dio.

 

Figli miei, Io, Padre dell’umanità, sono adirato: sono adirato e addolorato per le infinite ingratitudini degli uomini, per l’abbandono in cui lasciano il loro Creatore. E se il castigo è pronto e inevitabile, questo castigo non si scatenerà proprio per il dolore e per l’ira di un Dio?

 

Non è questo un segno – come gli altri castighi del passato – che un Dio può soffrire e può adirarsi con i figli cattivi?

 

Per questo, figli, ricredetevi!

 

Sì, sono un Padre: un Padre buono, un Padre amoroso, un Padre tre volte santo; ma ho pazienza con i figli che si ravvedono, con i figli che vengono ai miei piedi a chiedermi perdono – ma perdono con le lacrime: con le lacrime! – per aver offeso un Padre e un Dio.

 

Ma per quelli che questo ostinatamente non vogliono farlo, l’ira di Dio è pronta a fare giustizia.

 

E questa ira metterà ordine nelle idee sconvolte e convincerà che un Dio offeso e addolorato ha voluto ancora placare la sua Giustizia.

 

Per questo, figli – figli tutti! – non solamente voi presenti, ma a tutti i miei figli dico: il mio Cuore di Padre trabocca di dolore per l’abbandono in cui mi hanno lasciato i figli della Terra, e sono grato a quei pochi che sentono che il Padre è addolorato e si prodigano con preghiere e sacrifici per la sua consolazione ed elevano continue suppliche per fermare la Mano della Giustizia.

 

E’ proprio per le suppliche di questi addolorati figli che sentono, sentono veramente nei loro cuori il dolore del Padre, e con questi figli e per loro, e per la visione del Calvario, il Padre trattiene ancora la sua Mano.

 

Il Padre è paziente, il Padre aspetta, aspetta il frutto di Maria: aspetta che le lacrime e il sorriso di Maria riescano ad ottenere tanti, tanti ritorni al Padre.

 

Ma c’è ancora poco tempo: ancora poco tempo per coloro che vogliono convertirsi e poi, figli… è doloroso… è doloroso per un Padre castigare i propri figli, ma dovrò farlo.

 

Convincetevi, quindi, che se il Padre ha deciso di dare un castigo, questo castigo è prodotto dal dolore di un Padre.

 

Vi invito a mettere ordine nelle vostre menti e nei vostri cuori: il Dio perfettissimo per i figli della Terra sa anche soffrire, come sa tanto, tanto amare; ed è ora che si allontani, che si abbandoni il peccato, che tanto offende e addolora il vostro Dio.

 

Il Padre vi benedice e vi esorta a pensare che anche Dio sa soffrire nella sua perfezione infinita.

Così sia.

 

 

Data ad una fedele di latina il 17 agosto 1989