Nove preghiere sulla pace

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1. Pace

Pace! Da sempre attesa, da sempre sperata, come si attende la pioggia sulla terra assetata

dopo mesi di arsura. La pace verrà e fiorirà dalle nostre mani, se avrà trovato posto già dentro di noi. E verrà presto, domani, se sapremo fare nostre le necessità di chi vive o passa accanto a noi.

Se sapremo far nostro il grido degli innocenti. Se sapremo far nostra l'angoscia degli oppressi.

Pace! Da sempre amata, da sempre desiderata, come si desiderano le voci della propria casa lontana. La pace verrà se avremo posto nella nostra casa per chi non ha un  tetto e non ha patria.

Se avremo posto nel nostro cuore per chi non ha affetto o muore solo.

Se avremo pace nel nostro giorno per un disperato da ascoltare.

Pace! Da sempre sospirata, da sempre cercata, come si cerca il perdono sulle labbra del padre mentre muore. La pace verrà se non cederemo alla provocazione.

Se sapremo sanare ogni divisione. Se saremo uniti con tutti: uniti per la vita, contro la morte.

Pace! Da sempre amata, da sempre attesa, come si attende un dono nel giorno di festa.

La pace verrà e sarà un dono di Dio. La pace verrà e sarà il frutto più vero dell'unità, dell'armonia tra i popoli.

 

 

2. Credo nella pace

 

CREDO che il nome santo di Dio, unico signore degli uomini e dei popoli, sia un nome di pace. Pronunciato con venerazione e con fede. Esso crea comunione e non divisione tra le genti.

CREDO che i pensieri di Dio sul mondo siano pensieri di pace e di amore.

CREDO che il disegno di Dio sulla storia sia un disegno di pace.

CREDO che tutti gli uomini siano figli dello stesso Padre e miei fratelli in Gesù Cristo, Figlio primogenito e fratello Universale.

CREDO che tutti gli uomini siano chiamati a formare nel mondo la grande famiglia dei figli di Dio, prospera e pacifica.

CREDO, spero e voglio impegnarmi perché tutti gli uomini sulla terra possano vivere riconciliati con Dio, tra di loro e con il creato. '1 1 CREDO che lo Spirito di Dio stia promuovendo nel mondo un'azione di riconciliazione universale e stia aprendo sentieri di pace che mi impegno a percorrere con tutte le mie forze.

CREDO che la missione della Chiesa nel mondo debba essere, oggi, soprattutto la difesa, la promozione e la testimonianza della pace.

Credo che il compito fondamentale e urgente per ogni credente e per ogni uomo di buona volontà sia il servizio generoso alla pace per un mondo di fraternità e di vita. CREDO che il regno di Dio, che ci è stato dato in dono, sarà per sempre un regno di pace nell'amore e nella fratellanza.

Che il Signore, forte e potente ci conservi per sempre in pensieri, sentimenti, scelte e opere di pace per una vita da lui benedetta, già quaggiù e poi per sempre beata, nella nuova Gerusalemme, la città della pace, in eterno. AMEN.

 

 

 

 

 

 

 

3. Preghiera per la Pace

(liberamente tratta dal discorso di Giovanni Paolo II al Corpo Diplomatico, gennaio 2003)

 

Mai come in questo inizio di millennio l'uomo ha percepito quanto il mondo da lui plasmato sia precario. Dimora sovente nel cuore dei nostri contemporanei un sentimento di paura.

No alla morte! No all'egoismo! No alla guerra! Sì alla Vita! Sì alla Pace!

Comportamenti irresponsabili contribuiscono all'impoverimento delle risorse del pianeta: sono flagelli che minacciano la sopravvivenza dell'umanità, la serenità delle persone e la sicurezza delle società.

No alla morte! No all'egoismo! No alla guerra! Sì alla Vita! Sì alla Pace!

Ma tutto può cambiare. Dipende da ciascuno di noi. Ognuno può sviluppare in se stesso il proprio potenziale di fede, di probità, di rispetto altrui, di dedizione al servizio degli altri.

No alla morte! No all'egoismo! No alla guerra! Sì alla Vita! Sì alla Pace!

Anzitutto un “SÌ ALLA VITA”! Rispettare la vita e le vite: tutto comincia da qui, poiché il più fondamentale diritto umano è il diritto alla vita. La lotta per la pace è sempre una lotta per la vita!

No alla morte! No all'egoismo! No alla guerra! Sì alla Vita! Sì alla Pace!

RISPETTO DEL DIRITTO e DOVERE DELLA SOLIDARIETÀ: è importante non lasciare nulla di intentato perché tutti si sentano responsabili della crescita e della felicità di tutti. Ne va del nostro avvenire.

No alla morte! No all'egoismo! No alla guerra! Sì alla Vita! Sì alla Pace!

Si impongono pertanto alcune scelte affinché l'uomo abbia ancora un avvenire: i popoli della terra e i loro dirigenti devono avere talvolta il coraggio di dire “no”.

No alla morte! No all'egoismo! No alla guerra! Sì alla Vita! Sì alla Pace!

“NO ALLA MORTE”! Cioè, “no” a tutto ciò che attenta all'incomparabile dignità di ogni essere umano, a cominciare da quella dei bambini non ancora nati. Se la vita è davvero un tesoro, bisogna saperlo conservare e farlo fruttificare senza snaturarlo. "No" a tutto ciò che indebolisce la famiglia, cellula fondamentale della società. "No" a tutto ciò che distrugge nel bambino il senso dello sforzo, il rispetto di sé e dell'altro, il senso del servizio.

No alla morte! No all'egoismo! No alla guerra! Sì alla Vita! Sì alla Pace!

“NO ALL'EGOISMO”! Cioè, "no" a tutto ciò che spinge l'uomo a rifugiarsi nel bozzolo di una classe sociale privilegiata o di una cultura di comodo che esclude l'altro. Il modo di vivere di quanti usufruiscono del benessere, il loro modo di consumare, debbono essere rivisti alla luce delle ripercussioni che hanno sugli altri Paesi.

No alla morte! No all'egoismo! No alla guerra! Sì alla Vita! Sì alla Pace!

“NO ALLA GUERRA”! La guerra non è mai una fatalità; essa è sempre una sconfitta dell'umanità. Il diritto internazionale, il dialogo leale, la solidarietà fra Stati, l'esercizio nobile della diplomazia, sono mezzi degni dell'uomo e delle Nazioni per risolvere i loro contenziosi. Dico questo pensando a coloro che ripongono ancora la loro fiducia nell'arma nucleare e ai troppi conflitti che tengono ancora in ostaggio nostri fratelli in umanità.

No alla morte! No all'egoismo! No alla guerra! Sì alla Vita! Sì alla Pace!

 

4. PREGHIERA PER LA PACE (Giovanni Paolo II, 17.1.91)

 

Dio dei nostri Padri,

grande e misericordioso,

Signore della pace e della vita,

Padre di tutti.

         Tu hai progetti di pace e non di afflizione,

         condanni le guerre

         e abbatti l'orgoglio dei violenti.

Tu hai inviato il Tuo Figlio Gesù

ad annunziare la pace ai vicini e ai lontani,

a riunire gli uomini di ogni razza e di ogni stirpe

in una sola famiglia.

         Ascolta il grido unanime dei tuoi figli,

         supplica accorata di tutta l'umanità:

         mai più la guerra, avventura senza ritorno,

         mai più la guerra, spirale di lutti e di violenza;

         mai questa guerra nel Golfo Persico,

         minaccia per le Tue creature

         in cielo, in terra ed in mare.

In comunione con Maria, la Madre di Gesù,

ancora Ti supplichiamo:

parla ai cuori dei responsabili delle sorti dei popoli,

ferma la logica della ritorsione e della vendetta,

suggerisci con il Tuo Spirito soluzioni nuove,

gesti generosi ed onorevoli,

spazi di dialogo e di paziente attesa

più fecondi delle affrettate scadenze della guerra.

         Concedi al nostro tempo

         giorni di pace.

Mai più la guerra.

Amen.

 

 

5. Da uno scritto di Raul Follerau, l’apostolo dei lebbrosi:

Insegnaci, Signore, a non amare solo noi stessi, a non amare soltanto i nostri cari,

a non amare soltanto quelli che ci amano.

Insegnaci a pensare agli altri, ad amare anzitutto quelli che nessuno ama.

Concedici la grazia di capire che in ogni istante, mentre noi viviamo una vita

troppo felice e protetta da te,

ci sono milioni di esseri umani,

che pure sono tuoi figli e nostri fratelli,

che muoiono di fame

senza aver meritato di morire di fame,

che muoiono di freddo

senza aver meritato di morire di freddo.

Signore abbi pietà di tutti i poveri del mondo; e non permettere più, o Signore,

che viviamo felici da soli.

Facci sentire l'angoscia della miseria universale e liberaci dal nostro egoismo.

 

 

6. don Primo Mazzolari negli anni immediatamente dopo le due grandi guerre.:

"La pace è vita, la pace è la salute di un popolo… Se dunque dopo venti secoli di Vangelo siamo un mondo senza pace, i cristiani  devono avere la loro parte di colpa. Se la colpa di un mondo senza pace è di tutti, e dei cristiani in modo particolare, l'opera della pace non può essere che un'opera comune, nella quale i cristiani devono avere un compito precipuo, come precipua è la loro responsabilità. Il rifiuto del cristiano alla guerra, più che una rivolta all'ordine temporale, è una fedeltà all'ordine eterno." Ed ancora: "La pace è un bene universale, indivisibile: dono e guadagno degli uomini di buona volontà. La pace non s'impone (come dice Gesù <non ve la do come la da il mondo>) la pace si offre (ancora il Signore <vi lascio la pace>). Essa è il primo frutto di quel comandamento sempre nuovo che la germina e la costruisce: "amatevi l'un l'altro". Nella verità del nuovo comandamento, raffrontato sull'esempio di Cristo, "tu non uccidere" non supporta restrizioni o accomodamenti giuridici di alcun genere. Cadono quindi le distinzioni tra guerre giuste e ingiuste, difensive e preventive, reazionarie e rivoluzionarie. Ogni guerra è fratricidio, oltraggio a Dio e all'uomo. O si condannano tutte le guerre, anche quelle difensive e rivoluzionarie, o si accettano tutte. Basta un'eccezione per lasciar passare tutti i crimini…"

 

 

7. Avevo una scatola di colori

 

Avevo una scatola di colori,

brillanti, decisi e vivaci.

 

Avevo una scatola di colori.

Alcuni caldi, altri molto freddi.

 

Non avevo il rosso per il sangue dei feriti.

Non avevo il nero per il pianto degli orfani.

Non avevo il bianco per le mani e il volto dei morti.

Non avevo il giallo per le sabbie ardenti.

 

Ma avevo l’arancio per la gioia della vita.

E il verde per i germogli e i nidi

E il celeste dei chiari cieli splendenti

E il rosa per i sogni e il riposo.

 

Mi sono seduta e ho dipinto la pace.

 

8. Costruire la pace

Non costruisco la pace quando non apprezzo lo sforzo, la virtù degli altri; quando pretendo l’impossibile, quando sono indifferente al bene e al male degli altri;

non costruisco la pace quando lavoro per due per poter comprare e mantenere il superfluo, mentre c’è chi non trova lavoro e non ha il necessario, l’indispensabile per vivere;

non costruisco la pace quando non perdono, quando non chiedo scusa, quando non faccio il primo passo per riconciliarmi, anche se mi sento offeso o credo di aver ragione;

non costruisco la pace quando lascio solo chi soffre e mi scuso dicendo: «Non so cosa dire, cosa fare, non lo conosco»;

non costruisco la pace quando chiudo la porta del cuore, quando chiudo le mani,  la bocca e non faccio niente per unire, conciliare, scusare;

non costruisco la pace quando penso solo ai fatti miei, al mio interesse e tornaconto,  al mio benessere e ai miei beni;

non costruisco la pace quando rispondo: «non ho tempo» e tratto il prossimo  come uno scocciatore, un rompiscatole;

non costruisco la pace quando mi metto volentieri e di preferenza dalla parte di chi ha potere, ricchezza, sapienza, furbizia, anziché dalla parte del debole, dell’indifeso, del dimenticato,

dalla parte di colui il cui nome non è scritto sull’agenda di nessuno;

non costruisco la pace quando non aiuto il colpevole a redimersi;

non costruisco la pace quando taccio di fronte alla menzogna, all’ingiustizia, alla maldicenza,

alla disonestà, perché non voglio noie;

non costruisco la pace quando non compio il mio dovere sia nel luogo di lavoro che verso i miei familiari;

non costruisco la pace quando sfrutto il mio prossimo in stato di dipendenza,  inferiorità, indigenza, malattia;

non costruisco la pace quando rifiuto la croce, la fatica;

non costruisco la pace quando dico no alla vita;

non costruisco la pace quando non mi metto in ginocchio per invocarla, per ottenerla, per viverla;

Allora quand’è che costruisco la pace?

Quando al posto del «no» metto un «sì»;

quando al posto del rancore, metto il perdono;

quando al posto della morte, metto la vita;

quando al posto dell’io, metto Dio.

 

 

9. La pace è un Dono

 La pace è un tuo dono, Signore. Per ottenerla occorre pregare, amare, soffrire.

Occorre pagare di persona. Scomparire.

Signore, noi ci impegnamo ad essere costruttori di pace,non ci presteremo ad essere strumenti di violenza e di distruzione ; difenderemo la pace , pagando anche  di persona  se necessario .

Noi non ci rassegneremo ad un mondo in cui altri esseri umani muoiono di fame ,

restano analfabeti , mancano di lavoro .

Noi difenderemo la vita in ogni momento del suo sviluppo  terreno , ci sforzeremo con ogni nostra energia di rendere questa terra sempre più amabile per tutti .

Regna tu nei nostri cuori e nell’umanità del nuovo millennio .

Noi non abbiamo paura di affidarci a Te , ma Tu guidaci , dacci la forza di seguirti ogni giorno

e in ogni situazione .

Eccomi o Signore.Fammi seminatore di pace.

Signore, donaci la tua pace